Intelligenza artificiale, 5 assistenti virtuali da scaricare se Siri e Cortana non fanno per te

Non ci sono solo Google Now, Siri e Cortana. Il mondo degli assistenti vocali si sta espandendo, anche se per ora parla soprattutto inglese

(Foto: Speaktoit)

(Foto: Speaktoit)

Non che Steve Jobs e compagnia abbiano inventato per conto loro gli assistenti virtuali ma, come spesso è accaduto nella storia della mela morsicata, con Siri Apple ha rivitalizzato il settore e dato il via a una corsa all’intelligenza artificiale mobile che ancora non ha un vincitore. I maggiori concorrenti di Cupertino ormai possono offrire al pubblico la propria (a volte superiore) alternativa, ma anche chi non vuole legarsi a nessun sistema operativo può scegliere il suo assistente vocale.

Indigo (Android, iOS, Windows Phone)

Una buona alternativa multipiattaforma ai tre assistenti vocali inclusi nei sistemi operativi. Ricca delle più comuni funzioni e curata esteticamente, purtroppo l’app è disponibile solo in lingua inglese. Come Google Now e Cortana, la sua schermata principale riunisce una panoramica che ricapitola le informazioni più utili relative al momento della giornata. In più legge ad alta voce le ultime notizie, tiene traccia di appunti, sveglie e notifiche, traduce in varie lingue e con un tocco ti fa copiare tutte le sue risposte negli appunti, per utilizzarle in altre app.

Assistant (Android, iOS, Windows Phone, Windows, Chrome)

Come Indigo vanta la compatibilità con le piattaforme più diffuse, e in più su Android supporta anche la nostra lingua. Il design non è elegantissimo ma, oltre a prendersi cura dei compiti più comuni gestiti anche dai prodotti della concorrenza, Assistant può assumere un aspetto personalizzato, imparare comandi alternativi e rimanere costantemente in ascolto. Inoltre puoi impostare un indirizzo email a suo nome e farti contattare lì da chi desideri: ci penserà il software a rendere conto a te dei messaggi in entrata. Il download è gratuito, ma per sbloccare alcune caratteristiche è necessario sottoscrivere un abbonamento.

Cloe (messaggi)

D’accordo, dietro c’è comunque una serie di algoritmi, ma Cloe non è propriamente un’app. Non va installata, puoi contattarla solo via messaggi e si definisce la sorella intelligente di Siri. È in realtà una variante informale del classico assistente vocale, in grado di fornirti consigli personalizzati sui luoghi che ti circondano e interagire con te con un linguaggio estremamente naturale. Si tratta forse dell’approccio più interessante tra quelli presentati, l’unico che si discosta dalla formula tradizionale stabilita proprio dall’AI di Apple. Purtroppo è ancora in fase beta, in lingua inglese e soprattutto basata principalmente sull’utilizzo nelle maggiori città degli Stati Uniti.

Acute (iOS)

Neanche Acute è un assistente vocale in senso stretto, ma una modifica per iPhone sbloccati tramite la procedura di jailbreak. Rispetto alle altre soluzioni può essere considerato meno intelligente, ma usato in concomitanza con la componente Activator permette di prendere il controllo completo del telefono solo con la voce. Basta impostare manualmente i comandi da far eseguire al sistema operativo in risposta ai diversi input vocali: l’unico limite è la fantasia.

Google Now (Android, iOS)

Come da tradizione per i ragazzi di Big G, il loro sistema di ricerca predittiva e di assistenza vocale non è disponibile per Windows Phone né per le altre piattaforme mobile minori. Gli utenti di iOS però rappresentano ancora una fetta di utenti troppo cospicua perché la compagnia di Mountain View possa permettersi di lasciarli tutti tra le braccia di Siri. Ecco allora che con un download veloce dall’App Store hai a disposizione l’accuratezza della ricerca Google in tutta la sua (vagamente inquietante) potenza: basta inserire le informazioni dell’account Gmail ed è tutto sincronizzato su Chrome.

Dragon Mobile Assistant (Android)

L’app di Nuance Communications punta forte su un riconoscimento vocale preciso come nessun altro. Il loro assistente vocale si attiva anche a schermo bloccato, con una frase personalizzata e, dopo averlo educato a sufficienza, solo con la tua voce. Come le soluzioni più evolute di Google, Microsoft e Apple, per rispondere alle tue esigenze si interfaccia a diverse fonti come Wikipedia e Wolfram Alpha. La fregatura: al momento è disponibile solo in inglese.

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