Come nasce una startup - Corriere.it
Come nasce una startup
La storia di un giovane italiano che vive tra New York, Bruxelles e Milano che in due anni ha creato un team per sviluppare un’applicazione, Fleisure. Che finalmente è sbarcata su iPhone
di
Ciao, sono Davide

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Le domande acidule che fai ai detrattori, potrebbero essere poste pure a te: che problema hai? Qualcuno si è armato di forconi o sta preparando dei cappi? Non mi pare, semplicemente notiamo l'enorme divario tra il titolo promettente ("come nasce una startup") e lo svolgimento dell'articolo, che sembra descrivere il passatempo di un'allegra combricola. Forse erano alte le aspettative, ma la domanda di fondo rimane: perché dare spazio a qualcosa che, pure tu lo ammetti, non ha niente di speciale, che non aggiunge niente a quanto è stato raccontato fino ad ora sull'argomento?
E' facile vincere i 100m piani quando si parte con 98m di vantaggio sugli avversari. Non è una questione di astio contro chi emerge ma è comunque doveroso fare distinzioni quando non si parte tutti sullo stesso piano. Complimenti a lui per aver realizzato qualcosa ma - parlo con 15 anni di esperienza di sviluppo software - innanzitutto due anni per produrre un'applicazione di quel genere sono un tempo mostruoso e poi in quei due anni senza "sovvenzioni" di alcun genere in effetti ci dovrebbe spiegare come è riuscito a campare. Tutti possiamo fare un'applicazione (o farla fare a chi di competenza) ma non tutti la fanno perchè ci vuole tempo e denaro da investire ma se non li hai c'è poco da fare...
Non capisco mai l'eccessivo astio dei lettori nei confronti di chi in qualche modo riesce ad emergere dalla massa...che problema avete? La vita è stata troppo dura con voi ed ora rosicate anche per così poco? Questo Davide non ha fatto altro che raccontare la propria esperienza nella creazione di una piccola startup. Ha detto di ritenersi il nuovo Bill Gates o Steve Jobs? No. Ha detto di aver creato qualcosa di estremamente innovativo? No. Ha rubato qualcosa a qualcuno? No. Ha anzi descritto come può essere complicato mettere su una piccola startup ed un prodotto abbastanza semplice in mercato fortemente preparato e competitivo. Tutti lì a giudicare i suoi spostamenti aerei tra NY, Bruxelles e Milano e la sua situazione patrimoniale. L'italiano medio non riesce proprio a gioire del successo altrui. Fa di tutto invece per denigrarlo e sminuirlo stando bene attento a non chiedersi cosa fa lui invece di tanto speciale nella vita per permettersi di giudicare così liberamente quella degli altri.
Adesso vanno di moda le start up,sarei curioso di sapere come questo ragazzo si e' guadagnato da vivere in questi due anni permettendosi anche di sponsorizzare la fleisure F.C. Poi diciamoci la verita' queste start up sono sempre app per coprire un servizio che manca e magari trovare l'idea che sfonda e sopratutto che le grosse societa' non hanno,ma se per un gran colpo di fortuna riesce ad imbroccare quella giusta verrebbe subito risucchiata,se si fruga un po per app ci si accorge che ci sono molte che non servono a un tubo e tantissime che neanche funzionano bene, oppure come questo ragazzo creano app simili ad altri...Ma l'autore dell'articolo e' sempre lui?....Vabbe'...
Alessandro ma che hai da lamentarti? e' aria fritta per innovazione, nei cellulari moderni sono integrate le funzioni agenda se non lo sai, e io per vedere film che voglio musica o libri o uso un postit oppure ho, aspe come si chiama questa novità immane, a si agenda! mi metto sul primo giorno dell'anno e uso sempre quello, si chiama furbizia e onestamente ha ragione chi dice questo tra miln.brx-nywk che fa? era per sviluppare questa mitica app? o perchè papa ha in giro qualche ufficio? come nasce una start up? per una app fatta in casa? servono anche 3 persone? testata con iphone perchè il tipo ha solo iphone, direi che se prendono sovenzioni siamo fregati.
December 22nd, 2014