I 10 migliori film di fantascienza del 2014

È stata una gran bell’annata per il cinema di fantascienza, non solo molti film e molta scelta ma anche molte sorprese positive e la più inattesa delle scoperte: che un franchise Marvel poco noto potesse sbancare tutto

Se il 2013 è stato, come avevamo predetto, l’anno del cinema di fanastascienza postapocalittica, il 2014 ha visto quasi un ribaltamento della prospettiva. I molti film fantascientifici dell’annata sono stati in linea di massima caratterizzati da una visione positiva del futuro, una in cui la tecnologia è quasi sempre la risposta e quasi mai il problema, come invece vorrebbe la tradizione.

Nell’abbondanza di materiale c’è stata anche molta qualità e soprattutto varietà. Una volta tanto infatti possiamo mettere in classifica un paio di film non americani e riempirli di lodi. Vi proponiamo qui allora i nostri 10 film di fantascienza preferiti del 2014 senza riguardo tra ciò che è uscito in Italia e all’estero (solo un paio si vedranno da noi nel 2015).

Guarda anche i migliori film di fantascienza della storia

  • Star Wars di George Lucas (1977)

    Star Wars di George Lucas (1977)

    Ispirandosi al viaggio dell’eroe di Campbell e a Fortezza nascosta di Kurosawa, Lucas crea le fondamenta della mitologia moderna, il film più influente degli ultimi 50 anni

  • 2001: odissea nello spazio di Stanley Kubrick (1969)

    2001: odissea nello spazio di Stanley Kubrick (1969)

    Con il suo viaggio nella storia dell’uomo dalla nascita del pensiero fino all’esplorazione dei limiti della fisica, dimostrò che non c’erano limiti alla fantascienza

  • Blade runner di Ridley Scott (1982)

    Blade runner di Ridley Scott (1982)

    Incrociando il noir, Philip Dick e la robotica con le immagini di Enki Bilal, le musiche di Vangelis e i modelli di Syd Mead, Ridley Scott ottiene il film definitivo

  • Solaris di Andrej Tarkovskij (1972)

    Solaris di Andrej Tarkovskij (1972)

    Nasce ufficialmente come la risposta sovietica a 2001 ma è completamente diverso, la scoperta di un diverso modo di vedere lo spazio, un viaggio interiore e non esteriore

  • Brazil di Terry Gilliam (1985)

    Brazil di Terry Gilliam (1985)

  • Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1977)

    Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1977)

    È la pietra primigenia di un nuovo rapporto con gli altri, un nuovo modo di guardare le stelle, con un’inedita speranza e voglia di saperne di più

  • The Matrix Larry e Andy Wachowsky (1999)

    The Matrix Larry e Andy Wachowsky (1999)

    Mescolando arti marziali orientali e distopie degli anni ‘80 (la guerra con le macchine) ha creato un nuovo modello di azione e fantasia futura

  • Metropolis di Fritz Lang (1927)

    Metropolis di Fritz Lang (1927)

    Ha definito lo standard di predittività e di effetti speciali, inoltre la storia del popolo vessato che nei sotterranei lavora per il lusso dell’elitè è ancora usata oggi

  • Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner (1968)

    Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner (1968)

    Anche non considerando l’innovativo finale (che ispirerà La fuga di Logan) è il primo film di fantascienza con una star e un budget alto, il primo quindi di serie A

  • Lei di Spike Jonze (2013)

    Lei di Spike Jonze (2013)

    Può un essere umano innamorarsi di un sistema operativo? Rispondono Joaquin Phoenix e Scarlett Johansson, in un futuro a tinte pastello non molto lontano

  • Alien di Ridley Scott (1979)

    Alien di Ridley Scott (1979)

    Fantascienza a bassissimo budget che nasconde il mostro e inventa (seguendo la lezione di THX 1138) un mondo futuro in cui il design definisce una dimensione altra

  • Dune di Alejandro Jodorowsky (mai realizzato)

    Dune di Alejandro Jodorowsky (mai realizzato)

    Non si è mai fatto ma è fondamentale. Le idee del suo storyboard (di Moebius) e dei bozzetti (di Giger e Chris Foss) sono in tutti i film di fantascienza fatti in seguito

  • Ritorno al futuro di Robert Zemeckis (1984)

    Ritorno al futuro di Robert Zemeckis (1984)

    I viaggi nel tempo sono sempre stata una materia amata dal cinema ma Zemeckis e Spielberg la portano nel terreno del luna park realizzando il blockbuster perfetto per decenni

  • Wall-E di Andrew Stanton (2008)

    Wall-E di Andrew Stanton (2008)

    È il primo film in cui gli uomini sono totalmente in secondo piano e la classica lotta per far trionfare lo spirito sulla tecnologia è combattuta da due robot

  • Terminator di James Cameron (1984)

    Terminator di James Cameron (1984)

    Sia il primo che il secondo film definiscono il grande topos della guerra tra umani e macchine, ovvero la materializzazione del conflitto potenziale della nostra società

  • E.T. L’extraterrestre di Steven Spielberg (1982)

    E.T. L’extraterrestre di Steven Spielberg (1982)

    Ritenuta da molti la sceneggiatura perfetta, uno dei più grandi successi di sempre e una pietra miliare nei rapporti umani-alieni

  • Le voyage dans la lune di George Melies (1902)

    Le voyage dans la lune di George Melies (1902)

    Che il primo film propriamente detto della storia del cinema sia una storia di fantascienza e di esplorazione spaziale vorrà pur dire qualcosa….

  • Tetsuo di Shinya Tsukamoto (1989)

    Tetsuo di Shinya Tsukamoto (1989)

    Facendo tutto da solo, in bianco e nero e con il fratello ad aiutare Tsukamoto arriva all’essenza dell’ossessione moderna: la carne che diventa acciaio in un tripudio di dolore

  • Robocop di Paul Verhoeven (1987)

    Robocop di Paul Verhoeven (1987)

    L’olandese folle distrugge il mito della sicurezza americana con un film su un poliziotto d’acciaio di cui rimane impressa la violenza insostenibile di un futuro pulitissimo

  • I figli degli uomini di Alfonso Cuaron (2006)

    I figli degli uomini di Alfonso Cuaron (2006)

    Con un modo di fare personale e mai visto Cuaron racconta il paradosso futuribile di un mondo che muore lentamente perchè non nascono più figli. Ed è fantascienza

  • Starship troopers di Paul Verhoeven (1997)

    Starship troopers di Paul Verhoeven (1997)

  • Inception di Christopher Nolan (2010)

    Inception di Christopher Nolan (2010)

  • Interstellar di Christopher Nolan (2014)

    Interstellar di Christopher Nolan (2014)

    Un Matthew McConaughey in stato di grazia interpreta il pilota che deve salvare l'umanità intera. Una pellicola che vuole essere la nuova 2001 Odissea nello Spazio

  • Stalker di Andrej Tarkovskij (1979)

    Stalker di Andrej Tarkovskij (1979)

    Come per Logan c’è una zona dove non si può andare ma forse è l’unica speranza per un protagonista disperato. Non si vede nulla ma si intuisce tutto. Un viaggio dentro l’uomo

  • Aliens di James Cameron (1986)

    Aliens di James Cameron (1986)

    Doveva essere un sequel non all’altezza dell’originale ma Cameron va da tutt’altra parte e gira un classico che rivede il rapporto della serie con gli effetti speciali

  • eXistenZ di David Cronenberg (1999)

    eXistenZ di David Cronenberg (1999)

    Tecnologico e umano diventano una cosa sola, tecnologia organica che si attacca con un cordone ombelicale alla spina dorsale per videogiocare con un pad di carne

  • Akira di Katsuhiro Otomo (1989)

    Akira di Katsuhiro Otomo (1989)

    Il progetto d’animazione più ambizioso di sempre, comprime caoticamente la storia originale ma stabilisce il conflitto definitivo tra individuo e società, carne e spirito

  • Star Trek

    Star Trek

    In tv e poi con meno potenza al cinema, almeno fino a J.J. Abrams, è stata la maniera migliore di incrociare fantascienza e western. Lo spazio è l’ultima frontiera

  • Tron di Steven Liberger (1982)

    Tron di Steven Liberger (1982)

    Più fantasy che fantascienza, è il primo film a fare un uso massiccio di computer grafica per raccontare un viaggio all’inteno dei computer. Superato ma epico

  • Contact di Robert Zemeckis (1997)

    Contact di Robert Zemeckis (1997)

    Il mistero dello spazio visto dalla Terra, la lotta scientifica e la tensione verso la scoperta di cosa stia fuori dal nostro pianeta non sono mai stati così tangibili

  • Pi greco, Il teorema del delirio di Darren Aronofsky (1998)

    Pi greco, Il teorema del delirio di Darren Aronofsky (1998)

    Il film che ha presentato Aronofsky al mondo è un delirio matematico in cui l’origine del mondo è sia scientifica che religiosa

  • Essi vivono di John Carpenter (1988)

    Essi vivono di John Carpenter (1988)

    Gli alieni sono già fra noi, ci hanno già invaso e non li vediamo. L’idea di L’invasione degli ultracorpi usata per la più efficace metafora del capitalismo dominante

  • Avatar di James Cameron (2009)

    Avatar di James Cameron (2009)

    Una delle più efficaci fusioni di diverse mitologie mai messe al servizio dell’esplorazione dello spazio e di scenari impossibili abitando altri corpi

  • Gattaca di Andrew Niccol (1997)

    Gattaca di Andrew Niccol (1997)

    L’insuperato esordio di Niccol gioca con il design anni ‘50 in un futuro eugenetico per dimostrare come sempre che l’avverarsi delle peggiori profezie può essere ribaltato

  • A ghost in the shell di Masamune Shirow (1995)

    A ghost in the shell di Masamune Shirow (1995)

    Noto più che altro per essere ben poco comprensibile è una delle migliori rese cinematografiche dell’idea nipponica di animismo applicato alle macchine. Il padre di Evangelion

  • THX 1138 di George Lucas (1971)

    THX 1138 di George Lucas (1971)

    Esattamente l’opposto di Guerre Stellari: autoriale, involuto, minimalista e astratto. Il primo film di Lucas ha insegnato a tutti l’importanza del design nella fantascienza

  • Ultimatum alla terra di Robert Wise (1951)

    Ultimatum alla terra di Robert Wise (1951)

    Alieni buoni era chiedere troppo per l’epoca ma già che ce ne fossero di buoni e cattivi, pronti a distruggere e a salvare il pianeta con fare ecologico era epico

  • L’ultimo uomo sulla Terra di Ubaldo Ragona (1964)

    L’ultimo uomo sulla Terra di Ubaldo Ragona (1964)

    Classico tratto da Io sono leggenda di Matheson rifatto più volte ma la prima rimane la più nichilista sulla transitorietà dell’uomo sulla Terra

  • L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel (1956)

    L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel (1956)

    Il classico dei classici più volte rifatto, ingenuo nei presupposti ma capace come pochi di raccontare la fobia dei rossi comunisti nell’America di McCarthy

  • Snowpiercer di Bong Joon-ho (2014)

    Snowpiercer di Bong Joon-ho (2014)

    Ispirato a un fumetto francese, vede alla regia un coreano, per la prima volta su un film in lingua inglese. Un treno con gli ultimi sopravvissuti dell'umanità, lanciato nel gelo totale

  • La fuga di Logan di Michael Anderson (1976)

    La fuga di Logan di Michael Anderson (1976)

    C’è una zona in cui non è possibile andare, una prigione dorata da cui non si può evadere, un segreto che regge la finzione del mondo perfetto in cui viviamo

  • Videodrome di David Cronenberg (1983)

    Videodrome di David Cronenberg (1983)

    Un futuro a forma di VHS pare già vecchio ma la maniera in cui le immagini mediate dagli schermi invadono la carne umana rimane una veggenza mcluhaniana pazzesca

  • L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam (1996)

    L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam (1996)

    I viaggi nel tempo per Gilliam sono una fonte di pazzia, un stordimento mentale che gioca con l’identità individuale e spiazza sia protagonista che spettatore. Un’esperienza

  • Il mondo dei robot di Michael Crichton (1973)

    Il mondo dei robot di Michael Crichton (1973)

    Semplicissimo nei suoi assunti (le macchine si ribellano) ma rivoluzionario nel suo ambientarsi in un finto mondo a parte, un parco giochi del futuro impazzito

  • District 9 di Neill Blomkamp (2009)

    District 9 di Neill Blomkamp (2009)

    Spesso la fantascienza è stata politica, raramente ha avuto la forza primordiale e la veemenza di questa metafora di carne, ossa e chele. Ha già fatto scuola

  • Moon di Duncan Jones (2009)

    Moon di Duncan Jones (2009)

    Un vero instant classic dal figlio di David Bowie. Non solo inventa una mitologia lunare ma mette in scena riferimenti ai classici che regolarmente tradisce

  • A.I. di Steven Spielberg (2001)

    A.I. di Steven Spielberg (2001)

    Da un’idea non realizzata di Kubrick, Spielberg gira un film alla sua maniera con un’umanità nel robotico e una capacità di "vedere" scenari futuri memorabili

  • Immortal ad vitam di Enki Bilal (2004)

    Immortal ad vitam di Enki Bilal (2004)

    L’unico film di una delle matite fondamentali della fantascienza che con il suo immaginario ha pesantemente influenzato Blade Runner

  • Il pianeta proibito di Fred M. Wilcox (1956)

    Il pianeta proibito di Fred M. Wilcox (1956)

    Questa stravaganza anni ‘50 mette in scena molte ingenuità ma introduce in America l’idea che lo spazio sia un luogo di esplorazione interiore

  • La fine del mondo di Abel Gance (1931)

    La fine del mondo di Abel Gance (1931)

    Quando era un azzardo fare fantascienza senza astronavi quel genio di Abel Gance immagina la più moderna delle trame: un meteorite sta per colpire la Terra

  • Primer di Shane Carruth (2004)

    Primer di Shane Carruth (2004)

    Bassissimo budget, trama intricata, viaggi nel tempo e linee temporali che si incrociano. Primer insegna a tutti che i viaggi nel tempo sono una questione di testa

  • A scanner darkly di Richard Linklater (2006)

    A scanner darkly di Richard Linklater (2006)

    Girato in rotoscoping con un budget ragionevole e una serie di idee fenomenali è l’unico film a prendere di petto (anche formalmente) il contrasto tra identità e modernità

Star Wars di George Lucas (1977)

Ispirandosi al viaggio dell’eroe di Campbell e a Fortezza nascosta di Kurosawa, Lucas crea le fondamenta della mitologia moderna, il film più influente degli ultimi 50 anni

Volevamo metterli in ordine di preferenza ma sarebbe stato un bagno di sangue, specie perchè c’è chi ha generato polemiche non da poco e in qualsiasi posizione venisse messo scatenerebbe odio. Abbiamo così deciso di metterli in ordine di fiducia nel domani.

10. Il pianeta delle scimmie

Qui di certo non c’è speranza ma è stato un gran film. Non solo è uno dei pochi sequel/reboot in grado di tener testa agli originali, espandendone la mitologia in direzioni intelligenti e creative, ma è anche un film che afferma il dominio della recitazione virtuale (in motion capture) su quella tradizionale. Che la tecnologia sia ad un livello eccelso e che Andy Serkis abbia raggiunto una capacità di utilizzarne le minuzie attraverso performance clamorose lo sapevamo, per la prima volta però in un film il gruppo di personaggi che non esistono è quello dei protagonisti ed ha tutte le scene madre emotivamente più dispendiose.

9. Maze Runner

Non c’è mai troppa fiducia intorno ai film che vengono da romanzi per giovani adulti (ed è un errore, perchè a fronte di molti risultati imbarazzanti sono gli unici a dire qualcosa di significativo al loro target d’elezione, cioè gli unici a fare il lavoro del cinema generazionale), Maze runner però si è subito fatto notare per non avere una protagonista femminile e basarsi su un presupposto intrigante che, clamoroso a dirsi, è trattato con grande proprietà di linguaggio per tutta la storia. Il mistero insomma è rilasciato a piccole dosi lungo un film di conseguenza appassionante e dinamico.

8. Snowpiercer

La bomba di Bong Joon-ho è stato nettamente uno dei film migliori dell’anno. Tratto da un fumetto francese ma totalmente distorto al gusto e al piacere del regista sudcoreano, che per la prima volta ha lavorato con un cast di attori anglofoni (più una sua vecchia conoscenza), Snowpiercer ha il passo del cinema orientale nei costumi e nei modi delle storie occidentali, sciorina una quantità di idee esaltanti e ha lo spirito giusto oltre al finale migliore.

7. Automata

A furia di produrre film di livello medio più che dignitoso ci doveva scappare la perla prima o poi. È stato bravo Antonio Banderas a decidere che oltre I mercenari 3 e le pubblicità nel mulino doveva essere questo il suo terzo impegno dell’anno, nonostante non sia stata una megaproduzione.

Prendendo le mosse dalle idee di Asimov (piegate alle sue esigenze senza alcuna soggezione) Automata parla di robot che cercano d’esser diversi. È ambientato in un futuro disperato ma proprio nella tecnologia ha il suo cuore più limpido. Gira voce che uscirà in Italia a Febbraio.

6. Predestination

Anche in questo caso si tratta di un film che da noi dovrà uscire nel 2015. Parliamo di viaggi nel tempo della categoria peggiore, quelli spaccacervello in stile Primer (ma meno realistici) incrociati con le conseguenze delle proprie azioni e l’eterno ritorno in stile L’esercito delle 12 scimmie. C’è Ethan Hawke che ormai sono anni che non sbaglia un film e uno degli intrecci più intricati che vedrete l’anno prossimo. Noi per quanto riguarda il 2014 l’abbiamo più che promosso.

5. Senza domani

Si si, è vero, l’idea di questo film ce l’aveva già avuta Harold Ramis per Ricomincio da capo. Tuttavia la vera ispirazione è un fumetto giapponese e la maniera in cui il concetto di ripetere sempre il medesimo giorno ad oltranza è portato avanti ha una sua autonomia. Soprattutto Senza domani è un film d’intrattenimento ineccepibile, sceglie di non andare a parare sui massimi sistemi come faceva quello con Bill Murray e di tenersi decisamente più terra terra ma quando comincia a correre è un treno su cui vuoi salire di corsa.

4. Transformers 4

In pochi oggi hanno il piacere di mettere in scena il movimento che Michael Bay dimostra in ogni suo film. Odiato tanto quanto amato, il regista americano obiettivamente non azzecca tutti i film ma quando lo fa si dimostra il più grande manovratore di gigantesche macchine filmiche. In questo quarto Transformers si disinteressa di cose da comuni mortali come "coerenza" e "trama", per inscenare la furia del metallo, l’amore per le possibilità tecnologiche e una specie di fede futurista nella gioia del movimento.

3. I Guardiani della galassia

Per tutto il 2014 non vi divertirete più con le astronavi come avete fatto con I Guardiani della Galassia. Ci voleva la Marvel (cioè la Disney) con il suo approccio scanzonato e l’audacia di sperimentare un regista non proprio allineato al sistema come James Gunn (qui anche sceneggiatore) per riportare in auge la fantascienza d’intrattenimento puro, senza nessuna base e pretesa ma con tantissimo senso del cinema.

2. Lei

Innamorarsi di una tecnologia, di una donna fatta dal computer o di un computer stesso è un presupposto da commedia adolescenziale degli anni ‘80, quando i computer erano cose da sfigati. Spike Jonze invece appartiene a tutta un’altra generazione (ed è un genio), non teme nè disprezza la tecnologia ma ne è profondamente affascinato così racconta di nuovo quella storia dandogli il vero senso d’amore, senza prendere il giro il suo protagonista ma regalandogli il privilegio della partecipazione. Il risultato è fantastico.

1. Interstellar

Che vi sia piaciuto o no di certo nessuno in quest’annata ha portato al cinema una fantascienza con più fiducia nel domani di Christopher Nolan. Non solo il mondo è uno schifo non per le piaghe ma per la mancanza di scienza, non solo il ritorno dell’esplorazione spaziale riempie di gioia gli occhi del protagonista e non solo la razza umana si salva, in ultima analisi, grazie alla scienza ma anche i robot-aiutanti, che nel cinema storicamente ammazzano gli uomini o tradiscono, sono le figure più simpatiche e sentimentali.

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