Libri di nuova dimensione
Libri di nuova dimensione
Realtà aumentata e QR: due tecnologie prese dal mondo virtuale ampiamente utilizzate nel campo dell’editoria cartacea per ragazzi. Per prodotti "arricchiti" e di grande effetto.
UN LIBRO… DA RECORD!
Nel 2015 Il Libro dei Guinness, lettura amatissima dai ragazzi in tutto il mondo, festeggia i suoi primi 60 anni e lo fa rinnovando la sua classica pubblicazione dei record con una grande novità: la realtà aumentata! Grazie all’app gratuita "See It 3D", disponibile per iOs e Android, è infatti possibile dare vita ai record osservandoli in 3D. Basta puntare lo smartphone o il tablet sul simbolo che compare nelle pagine, inquadrare il codice grafico e… magicamente dal libro si animeranno sfondi virtuali, ambientazioni tridimensionali e persino giochi interattivi!
CARTA O DIGITALE? ENTRAMBI, GRAZIE!
L’avvento degli ebook sembra avere spaccato in due il mondo degli amanti dei libri: da un lato chi si dice nostalgico del "profumo di carta" a oltranza e, se potesse permetterseli, sfoglierebbe solo manoscritti miniati; dall’altro gli ipertecnologici cittadini della Matrix che vivono solo nel mondo dei byte. In realtà materico e virtuale si conciliano benissimo, come dimostra il Libro dei Record. E come sta succedendo in molte pubblicazioni interessanti, soprattutto rivolte ai più giovani.
UNA DIDATTICA INTEGRATA
Le possibilità didattiche della realtà aumentata (AR, Augmented Reality) sono infinite, o quasi: per esempio può mostrare l’animazione del moto dei pianeti creando nel lettore l’illusione di trovarsi nel cosmo, e aiutandolo a comprendere il meccanismo della gravità in maniera più immediata di tante parole e formule.
LA RELTÀ AUMENTATA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Ma la nuova tecnologia può andare anche oltre. In India, per esempio, per sensibilizzare ragazzi e ragazze sul problema della violenza di genere, è uscito un bel libro illustrato, Priya’s Shakti, che usa la realtà aumentata per coinvolgere maggiormente i lettori da un punto di vista emotivo e stimolare la riflessione su questo tema così importante e delicato.
UN LIBRO IN UN CODICE (O DUE, O TRE…)
Oltre ai codici AR, ci sono poi i QR, o Quick response, ampiamente utilizzati in tutto il mondo della comunicazione, dall’informazione alla pubblicità. E talora integrati con curiosi risultati anche nell’editoria. Per esempio l’americano Mike Lacher ha pensato di codificare con questo sistema una dozzina di classici della letteratura, dall’Ulisse a Moby Dick fino alla Divina Commedia (in traduzione inglese), tutti disponibili qui. Ogni codice contiene all’incirca 800 caratteri, e ce ne vogliono parecchi per leggere un libro: per Guerra e Pace, per esempio, ne servono 4.106!
UN GIRO DEL MONDO CHE FA SPETTACOLO
Più utile, a dire il vero, è l’uso dei QR fatto dall’editore Ubimark che ha pubblicato un’edizione de Il Giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne arricchita con codici QR che generano tutta una serie di contenuti digitali: si può discutere online con altri lettori, si possono vedere le mappe interattive del percorso di Phileas Fogg oppure essere indirizzati alla versione audio di ciascun capitolo, scaricabile sul proprio device.
E voi, da che parte state: puristi della carta o aperti all’integrazione con il digitale?
February 21st, 2015