RLab, l'Italia conquista il mondo dei robot

Il caso della "macchina postino" a guida autonoma realizzata nel nostro paese e adottata dal Giappone; e i finanziamenti europei (7 milioni di euro) per progettare automi ispirati ad organismi viventi: è questo il servizio di copertina di RLab, il supplemento di Repubblica dedicato a Tecnologia, Ambiente e Scienza in edicola mercoledì

04 febbraio 2019
E' UN ROBOT ITALIANO il protagonista del servizio di copertina di RLab, il supplemento di Repubblica (Tecnologia, Ambiente, Scienza) in edicola mercoledì. Yape, acronimo di Your Autonomous Pony Express, è il primo robot a guida autonoma per le consegne progettato e creato interamente in Italia. Le Poste giapponesi lo hanno selezionato per condurre dei test fra Tokyo e Fukushima. Caso più unico che raro che un robot italiano riesca a farsi largo in terra di robot superando la concorrenza locale. L'Italia in realtà in questo settore è fra i paesi più avanzati e ha appena ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro dalla Commissione Europea per sviluppare robot ispirati ad organismi viventi cominciando dalle piante. Il progetto sarà coordinato dall’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) di Genova. Fra gli altri membri del consorzio ci sono: il GSSI - Gran Sasso Science Institute, la Scuola Superiore Sant'Anna e la Linari Engineering Srl.

Ai, il piano finlandese
Si parlerà poi di Intelligenza artificiale e dell'ambizioso piano della Finlandia di insegnare le basi dell'intelligenza artificiale a 55mila persone e diventare così la nazione più a(i)lfabetizzata. Illustra il progetto Teemu Roos, il professore dell'università di Helsinki che ha avuto l'idea da cui è partita l'iniziativa.

Scatti naturali
La pagina delle foto ospita le straordinarie immagini naturalistiche realizzate da Simone Sbaraglia che sono in mostra al Museo civico di Zoologia di Roma.

Il ragazzo che ha conquistato la Nasa
Pietro Milillo è lo scienziato italiano che, lavorando per la Nasa, ha scoperto un'altra minaccia ambientale: una enorme caverna (grande come Manhattan) sotto un ghiacciaio nell'Antartide Occidentale. Milillo, 29 anni, racconta com'è nata la sua scoperta. E soprattutto come ha fatto a entrare nelle grazie dell'Agenzia spaziale americana.

La simulazione del riscaldamento globale
Infine la scuola: i ragazzi simulano in classe il riscaldamento globale su un ghiacciaio. Al Muse di Trento un laboratorio insegna ai bambini di quarta elementare come cambia il paesaggio glaciale: cosa sta succedendo ai ghiacciai alpini e quali sono le conseguenze, a cominciare dall'innalzamento dei mari.

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Mario Calabresi Sostieni il giornalismo! Abbonati a Repubblica
© Riproduzione riservata 04 febbraio 2019